Gruppo Speleologico Gualdo Tadino

FOSSO IL RIO

• Dalla SS 78 in località Amandola, prendere in direzione di Montefortino, prima del paese un bivio a destra conduce al santuario della Madonna dell'Ambro e all'Infernaccio del Tenna. Al bivio successivo continuare dritti e, dopo qualche chilometro, prendere a destra per una strada per l'Infernaccio del Tenna e il piazzale delle "Pisciarelle" dove va lasciata l'auto in corrispondenza della sbarra che chiude la strada. Dall'auto risalire a piedi il sentiero n°10 che si inoltra nella gola dell'Infernaccio. Al bivio con il sentiero n°11 risalire in direzione dell'Eremo di San Leonardo. Superata la chiesa continuare fino ad una radura dove si abbandona il sentiero per salire in direzione del Casale il Rio (diroccato). In pochi minuti si raggiunge poi il greto del fiume.
  

• La gola è divisibile in due parti: la prima, ad eccezione del primo saltino di m 5, è costituita da una serie di scivoli di cui il più alto è di m 30. E' possibile uscire da qui per un evidente sentiero sulla destra. La seconda parte è la più bella: dopo un tratto di cammino di circa 1 Km ricco di vegetazione la gola si restringe per giungere al salto più alto di m 42. Qui si incontra una strettoia pericolosa in caso di forte apporto idrico. Lo spettacolare salto finale di m 30 è nel vuoto, sotto un forte getto d'acqua. Cercare di scendere a sinistra per potersi calare al di sotto della volta d'acqua formata dalla cascata che cade nel vuoto. Alla base uscire a destra risalendo ripidamente il greto.
  

• Le cascate da scendere sono una decina, la muta è sempre consigliata. La prima parte attraversa rocce friabili; verificare preventivamente gli armi prima di scendere. Occorrono minimo due corde da m 50.
  

• ANTONINI Giuseppe, 1989, "Le porte della montagna", ed. Fratelli Aniballi, Ancona, pag. 106-107.
• CARLIN Valerio - DOBOSZ Tullio - ECKER Giorgio - PINOTTI Annamaria - RECCHIONI Roberto, 1998, "Gole & Canyons 1 Italia Centrale", ed. Adriambiente, Ancona, pag. 52-53.